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Quanti doni ci porta il Natale!

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Il Natale è una festa di pace e di gioia, ed ha molti significati spirituali per ognuno di noi; però siamo insegnanti di italiano per stranieri ed allora, in modo molto prosaico, ci soffermiamo anche sulle grandi opportunità che il Natale offre alle nostre lezioni!😁 Innanzitutto,  spunti di scambio culturale: ogni Paese ha le sue tradizioni di Natale, tutte sorprendentemente diverse, che si prestano bene  alla pratica orale in classe, e, in modo forse meno immediato ma pur sempre efficace, alla pratica guidata dei connettivi : invece, mentre, quando, perciò, eccetera, pensiamo per esempio a frasi come: "Noi festeggiamo la Vigilia di Natale, mentre voi fate il pranzo del 25".  Per non parlare della cucina e dei relativi menù delle feste: una ghiotta occasione (è il caso di dirlo!) per l'ampliamento del vocabolario e lo studio di aggettivi e preposizioni :  " cappone ripieno", " tortellini in brodo", e chi più ne ha più ne metta! Ma il Natale è il perio...

Lo diceva Einstein...

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Lo diceva Einstein: " Follia è fare le stesse cose e aspettarsi risultati diversi ". Penso che possa essere una definizione calzante anche degli errori ricorrenti, quelli che poi si radicano ed è estremamente difficile correggere. D'altra parte, tutti noi siamo soggetti ai cosiddetti "inganni della mente": il nostro stesso cervello tende ad adattare la realtà delle cose a quello che si è prefigurato, in modo da non creare discordanze che possano disturbarlo troppo, e pazienza se si tratta di un errore! Senza voler entrare nello specifico scientifico (anche perché questa non è di certo la sede 😁), mi pongo una questione più pratica, da applicare alla quotidianità dell'insegnamento della lingua straniera agli adulti: Come si può contrastare la tendenza  a commettere errori ricorrenti? Come sradicare errori che sono diventati degli automatismi? E' chiaro che ci vorrà molto tempo e molto impegno, quindi bisognerà concentrarsi sugli errori che davvero impedi...

Scrivere a mano è un'altra cosa!

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Solo una piccola osservazione: se questo avviso fosse stato scritto a mano, di certo avrebbero evitato  l'errore di ortografia nella parola "disagio"! Scrivere a mano ci permette di concentrarci meglio e di memorizzare ciò che scriviamo, teniamolo presente!😃😉

"Sei tu l'insegnante!"

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Non vi è mai capitato? Avete uno studente non troppo comunicativo, apparentemente un po' svogliato,  e, da bravi insegnanti,  vi chiedete se il programma o il materiale delle lezioni non risponda correttamente alle sue esigenze particolari. Allora cercate di indagare con qualche domanda di prammatica del tipo:  " C'è qualcosa in particolare che vorresti approfondire?", oppure : " Che cosa ritieni più utile per il tuo corso?".  A questo punto, invece di ricevere delle proposte, lo studente rimanda la palla da voi con un classico : " Sei tu l'insegnante!" Non illudetevi, non vi ha lasciato carta bianca.   Prova ne è che, molto spesso, non solo non cambia atteggiamento ma non completa neanche le attività che con tanto sforzo continuate a proporre. E allora? Gettate la spugna o cercate di scavare sotto la superficie? Siamo insegnanti, ovviamente non getteremo mai la spugna! Però forse è il caso di chiedersi se la "pigrizia" di uno student...

Falsi amici

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  Di certo non è una cosa nuova, ma di tanto in tanto si ritorna a riflettere sul problema dei "falsi amici" nelle lingue straniere, ovvero quelle parole che sembrano identiche ma hanno significati diversi. Il consiglio è sempre quello di non fermarsi alle apparenze, valutare bene il contesto ed in caso di dubbi controllare sul dizionario: se in italiano dico che devo mettere in ordine la mia "camera" , non sto parlando di fotografia, ma della stanza dove leggo o dormo 😀 A proposito : io non lo mangerei! 😂

Il dilemma della traduzione

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Ogni insegnante di lingue straniere si sarà di certo confrontato con il "dilemma della traduzione": si deve o non si deve usare la traduzione, per facilitare la comprensione degli studenti durante la lezione? Chi insegna l'italiano agli stranieri ( che per quanto sia una lingua molto amata, resta comunque di nicchia) deve prendere una decisione fin dall'inizio del corso: o non si accetta l'uso di un'altra lingua durante il corso, oppure si ricorre alla traduzione, per ovvi motivi in inglese, che sembra facilitare notevolmente l'andamento della lezione, soprattutto nei corsi di livello basso.  Di certo non è nostra intenzione demonizzare il ricorso alla traduzione, anche perché la tecnologia ormai mette a disposizione degli studenti strumenti molto potenti, in tutte le lingue; tuttavia, la  traduzione letterale (poiché è questo quello che l'intelligenza artificiale fa) aiuta davvero uno studente a capire la lingua straniera che sta studiando? Certo, alc...

Le foto aiutano gli insegnanti di lingue

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leggi anche   Una foto identifica immediatamente il contesto, per cui può essere lo spunto perfetto per presentare le strutture grammaticali.  Ad esempio, se un insegnante volesse presentare la struttura del periodo ipotetico, potrebbe partire dalla foto di una bella spiaggia, per spiegare come esprimere un desiderio non ancora realizzato, ed arrivare alla struttura:  "Se potessi, andrei al mare". Si dice che un' immagine vale più di mille parole; noi crediamo che le immagini siano un aiuto estremamente efficace per tutti gli insegnanti di lingue, anche per poter mostrare contesti autentici ed attuali del Paese la cui lingua si sta insegnando.