Che fine ha fatto la precisione grammaticale?
Ho visto questa pubblicità oggi e non ho potuto fare a meno di fotografarla, perché mi sembra che sia un buon esempio di come stiano cambiando gli obiettivi della traduzione.
L' errore di grammatica nella costruzione della frase comparativa è evidente; io me lo spiego immaginando che, trattandosi di una pubblicità probabilmente identica in vari Paesi, la frase iniziale sia stata pensata in inglese, e poi tradotta nelle altre lingue grazie all' intelligenza artificiale. Non si può chiedere (almeno, non ancora 😂) alla tecnologia di distinguere i vari casi in cui il "than" inglese diventa "di", "che" o "di quanto" in italiano; è interessante però notare che nessuno si sia preoccupato di controllare se la traduzione fosse corretta dal punto di vista grammaticale.
Di recente, ho avuto modo di parlare con un' amica che è un' esperta traduttrice, la quale mi ha spiegato che ormai, con una tecnologia che riesce a sostituire l' essere umano in quasi tutti i settori della traduzione, l' obiettivo della precisione grammaticale è diventato assolutamente trascurabile; l' unica cosa che importa è capire il senso.
E' vero, il progresso non si può fermare e di sicuro in molti ambiti l' ausilio della tecnologia per la traduzione è un aiuto enorme; tuttavia, non si deve dimenticare che un essere umano ha un cervello, e questo cervello ha il diritto di imparare come ci si esprime correttamente nella lingua che si sta studiando! Un' occasione in più per non trascurare la pratica della formazione dei comparativi in italiano 😂😊❤️
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