Correggere o non correggere? Questo è il problema!
Sembrerebbe un falso problema: se qualcuno fa un errore, bisogna correggerlo, e basta. Eppure, quando si considera che in una lezione o corso di lingue l'obiettivo primario è quello di favorire la comunicazione, questa affermazione diventa un po' meno assoluta, o perlomeno, lascia spazio a qualche legittimo dubbio. La correzione potrebbe essere vista un po' come una punizione, e quindi inibire gli studenti dall'esprimersi liberamente; d'altra parte, non sarebbe sensato evitare di fare correzioni, non solo perché non aiuterebbe gli studenti a prendere consapevolezza delle regole, ma anche perché la mancanza di una correzione potrebbe essere interpretata come mancanza di interesse da parte dell'insegnante verso le necessità o addirittura i progressi degli studenti.
E allora, che fare? Possiamo partire dalla considerazione che gli errori non sono tutti uguali, e non avvengono sempre nel medesimo contesto.
Poniamo il caso di un'attività di comunicazione libera: un errore in una coniugazione verbale, che impedisce a chi ascolta di capire chi è il soggetto della frase, non è paragonabile ad un errore nell'uso di una preposizione, che per quanto sgradevole da sentire all'orecchio di un madrelingua, di norma non incide sul significato del messaggio. Pertanto, se durante la pratica libera lo studente dovesse usare "in" al posto di "a", non sarebbe un gran danno soprassedere sull'errore; diversamente, se il verbo che ha usato non vi permettesse di capire se sta parlando di sé stesso o di un'altra persona, sarebbe obbligatorio interromperlo e correggerlo.
Il discorso, ovviamente, dovrebbe cambiare nel caso delle attività guidate e controllate: qui bisogna essere intransigenti, perché l' obiettivo è appunto quello di praticare e consolidare un determinato punto di grammatica, o di vocabolario. Allo stesso modo, se l'obiettivo del corso fosse la preparazione ad un esame, ogni errore dovrebbe essere segnalato e opportunamente commentato, perché da questo potrebbe dipendere l'esito dell'esame.
In conclusione, come tutti gli insegnanti hanno probabilmente visto nella loro pratica quotidiana, non esiste una risposta unica al "problema" della correzione, ma è di certo molto utile fissare gli obiettivi che faranno poi da guida alle correzioni. Un po' come avviene nel traffico stradale: i segnali non devono creare ingorghi, ma devono servire ad evitare gli incidenti! 😁
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