La tecnica per spiegare la grammatica senza spiegarla troppo
Durante una lezione di lingua straniera, quanto tempo è giusto dedicare alle spiegazioni di grammatica? Se è vero che la grammatica non può occupare tutto il tempo della lezione, a scapito della pratica e della comunicazione orale, è anche vero che senza capire bene il punto grammaticale, per gli studenti diventa problematico passare alla pratica. Che fare allora? Una strategia ben nota ma sempre efficace è quella di utilizzare in classe la tecnica del riconoscimento. Questa tecnica consiste nel presentare il punto di grammatica mettendo gli studenti in grado di identificarlo da soli (o quasi 😉) , per poi procedere all' approfondimento.
Facciamo un esempio pratico: immaginiamo di voler spiegare ad una classe la formazione del passato prossimo in italiano con questa tecnica.
L'insegnante può partire dalla lettura di un breve testo; deve assicurarsi che sia chiaro che la storia si svolge nel passato, quindi può stimolare la classe a notare la presenza nel testo di determinazioni di tempo come "ieri", "un'ora fa", "l'estate scorsa", eccetera.
L'insegnante mette in evidenza le prime forme verbali al passato presenti nel testo creando due colonne in base all'ausiliare usato, per esempio: "ho parlato" - "sono andato"
A questo punto, la classe cercherà nel testo tutti i verbi formati nello stesso modo; se questa attività si svolge in coppia, è un'occasione per far parlare gli studenti, che possono ragionare fra di loro per inserire le forme verbali nel gruppo giusto.
Una volta identificate e confrontate le forme verbali, sarà molto più agevole spiegare le caratteristiche del passato prossimo come la formazione del participio passato, l'uso degli ausiliari , la concordanza del participio passato con l'ausiliare "essere", ed altre peculiarità, a discrezione dell'insegnante e in base al livello della classe.
La lezione può quindi proseguire con le opportune attività di pratica.
Si può dire che la tecnica del riconoscimento grammaticale inserisce la pratica all'interno della teoria: l'insegnante non rinuncia a spiegare la grammatica, ma stimola gli studenti a comprenderla in modo più autonomo, grazie alla partecipazione attiva alla scoperta. Il vantaggio per l'insegnante è quello di utilizzare meglio il tempo a disposizione per la lezione , e per gli studenti quello di fissare meglio nella memoria le nuove strutture.
Insomma, come si suol dire: due piccioni con una fava! 😉😂❤️
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