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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Ci vuole intelligenza!

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L'intelligenza artificiale è sulla bocca di tutti,  ed ha scatenato amore ed odio allo stesso tempo. Anche nell'ambito dell'insegnamento, l'intelligenza artificiale ha creato, oltre che curiosità, anche dei timori. Certo, gli sviluppi di questa tecnologia non si possono prevedere con certezza, e qualche timore può essere fondato, ma i vantaggi sono innegabili;  pur non essendo assolutamente degli esperti, vorremmo fornire un esempio tratto dalla nostra quotidianità di insegnanti. Di recente, una studentessa straniera di livello B2, che occupa una posizione di rilievo all'interno di un'azienda multinazionale, ha usato l'intelligenza artificiale in modo "creativo": dovendo scrivere un'e-mail importante ad un ufficio legale, l'ha scritta prima da sola, e poi ha chiesto a ChatGPT di renderla "più formale". Il risultato l'ha soddisfatta molto, e l'ufficio legale ha apprezzato la comunicazione. Analizzando insieme questo fatto, ...

Il metodo di studio: questione di personalità

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  Chi ascolta una buona orchestra, percepisce un suono armonioso e forse non pensa al fatto che sia composta da elementi completamente diversi, non solo per gli strumenti ma soprattutto  per la personalità dei musicisti.  Qualunque sia stato il percorso di studio,  ognuno ha  imparato e perfezionato  il modo giusto di esprimersi.  Se applichiamo questa riflessione allo studio delle lingue, ci viene in mente il  "metodo di studio", un concetto che a volte può venire confuso con una specie di formula magica universale, in grado di risolvere i problemi di tutti e far ottenere a tutti i risultati voluti.  E' evidente che studiare una lingua (o qualsiasi altra cosa) implichi dedizione, disciplina, e se vogliamo, un "metodo"; tuttavia,  benché aspiriamo tutti ad ottenere buoni risultati, la strada per arrivarci non è necessariamente la stessa per ognuno di noi. Chi insegna ha visto nel suo lavoro diversi tipi di studente; per semplificare, pot...

Come scusi? Non ho capito!

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Chissà quante volte abbiamo detto o sentito questa frase; oggi è lo spunto per fare qualche riflessione sulla pronuncia nello studio delle lingue straniere.  Va da sé che l'obiettivo non  può essere quello di riprodurre perfettamente la pronuncia dei madrelingua, cosa che non solo in generale non è necessaria, ma spesso è del tutto irrealistica 😁 ; tuttavia, la pronuncia deve essere chiara, altrimenti si rischiano fraintendimenti e imbarazzo fra gli interlocutori.  Ogni insegnante di italiano per stranieri sa che bisogna essere severi nel correggere la pronuncia degli studenti quando la parola può dare luogo ad ambiguità. Un esempio classico, e molto banale, è quello dei numeri 6, 7, 60, 70 , anche combinati fra di loro:  può sembrare incredibile, ma per uno straniero la pronuncia di queste cifre viene confusa di frequente, dando luogo a malintesi ( o ad appuntamenti mancati😂).  La pronuncia chiara è una condizione indispensabile quando si parla al telefono. O...